La pittura ad acquarello, è una pittura ad acqua che si esegue su carta bianca o molto chiara preferibilmente ad alta percentuale di cotone puro, in quanto la fibra lunga di questo vegetale non si modifica a contatto con l'acqua. La carta viene prodotta in diversi "spessori" o meglio grammature, cioè il peso espresso in grammi, per un metro quadrato di carta.
I pigmenti, inemente macinati, vengono impastati con della soluzione, in genere, di gomma arabica, talvolta con l'aggiunta di piccole parti di glicerina.
Gli acquerelli secchi, in piccole tavolette un tempo di porcellana, ora di plastica, sono prodotti con pigmento e gomma arabica e sono consderati i migliori perchè soprattutto non attirano l'umidità.
L'acquerello è una pittura trasparente in cui le tinte vengono applicate in strati leggeri ed acquosi. Nessuna pittura come l'acquerello rende la trasparenza dell'aria nel paesaggio ed inoltre con questa tecnica si puòlavorare molto rapidamente, ma ovviamente non si può pretendere di ottenere l'intensità e la forza chiaroscurale della tempera, dell'olio e dell'acrilici. A differenza di queste tecniche in cui si possono eseguire correzioni mediante la semplice sovrapposizione di altro colore, l'esecuzione della pittura ad acquerello è di per sé una tecnica assai raffinata, dal momento che errori di esecuzione (quasi sempre dovuti alla scarsa manualità), difficilmente si possono correggere. Infatti il colore è trasparente e non nasconde la stesura sottostante.
Nel periodo Rinascimentale l'acquarello veniva usato per chiaroscurare i disegni, diluendo l'inchostro nero o seppia con acqua e dal Rinascimento in poi, divenne strumento essenziale per gli studi preparatori dei grandi maestri e delle grandi opere. Ancora fino al XV secolo, l'utilizzo dell'acquerello è, generalmente, circoscritto a opere di alta qualità, però di piccole dimensioni, al punto da rappresentare solo preludi di opere maggiori. Quindi la storia dell'acquerello fino al XVI secolo è soprattutto legata alla storia del disegno piuttosto che alla pittura. Nel 600' alcuni pittori olandesi ed in seguito francesi, cominciarono a dipingere paesaggi su carta usando i primi colori ad acqua, ma è merito degli inglesi di aver perfezionato e largamente usato la tecnica dell'acquerello ( vedi Acquerelli Winsor & Newton) nella rappresentazione di architetture, marine, nature morte, riproduzioni botaniche e scientifiche dato che il mezzo ne consente l'utilizzo all'aria aperta.
In Italia, nonostante il lungo soggiorno ai pittori stranieri, la tecnica prende campo dalla metà dell'Ottocento, soprattutto a Milano e a Napoli.
La carta deve essere di buona qualità e appositamente prodotta per questa tecnica. Le carte da acquerello sono prodotte in diverse grammature, la maggiormente usata è la grammatura 300gr/mq, e la superficie di può essere liscia o satinata, solitamente usata per illustrazioni botaniche, architettura, ornati e figure dettagliate, oppure lievemente o marcatamente ruvida più usate per paesaggi, fiori, nature morte, ritratti e figure.
La carta deve essere inumidita e fissata ad una tavoletta prima di dipingere ( il blocchi collati sui 4 lati, non richiedono solitamente questo tipo di preparazione, ma si possono bagnare ed usare sul blocco).
La stesura dell'acquerello può avvenire secondo per velature sovrapposte le quali, oltre a conferire forza e tonalità al colore stesso, conferiscono al disegno preparatorio solitamente eseguito a matita leggera, la necessaria profondità pittorica utile alla rappresentazione dei volumi, delle ombre e della luce;
pittura bagnato su bagnato, ovvero la stesura del pigmento colorato effettuata sul foglio di carta bagnato in precedenza cosicché i colori si diffondano scorrendo e conferendo un aspetto soffuso al dipinto;
pittura bagnato su asciutto in cui il pigmento viene steso dopo essere stato disciolto con una quantità d'acqua sufficiente a farlo scorrere sul foglio asciutto.
I pennelli devono essere di ottima qualità, di pelo naturale o sintetico, solitamente di forma conica, con una buona punta e con il pelo folto che possa trattenere una buona quantità di acqua. Generalmente sono sufficienti due o tre pennelli, la cui grossezza sarà in riferimento al lavoro da eseguire. Per dipingere a larghe stesure sono molto utili i penelli piatti o i pennelli piatti e bombati, chiamati in inglese "mop".
La tavolozza più indicata è quella di porcellana con un certo numero di incavi, ma all'aperto sono più adatte le tavolozze di metallo smaltato o di plastica.